Auto ecologiche in Italia: qual è la situazione? 

In Italia le auto ecologiche sono più diffuse di quel che si potrebbe pensare: il nostro Paese vanta addirittura il primo posto in Europa per numero di vetture a gpl in circolazione, ed è in terza posizione (sempre tenendo conto del parametro continentale) per i veicoli ibridi. Non sono tutte rose e fiori, comunque: nello Stivale, infatti, siamo ancora piuttosto indietro dal punto di vista delle auto elettriche, e non solo perché Fca si è dimostrata una delle case meno propense a investire in questo settore.

Le ragioni delle difficoltà incontrate dalla diffusione dell’elettrico sono molteplici: da un lato l’autonomia ancora ridotta, per quanto nettamente superiore rispetto a qualche anno fa, e dall’altro i costi ancora abbastanza elevati. Un problema non indifferente è quello relativo alla ricarica: non solo perché il numero di stazioni e colonnine diffuse sul territorio è ancora basso, ma anche perché per ricaricare un’auto elettrica ci vogliono almeno venti minuti, una quantità di tempo che è ovviamente intollerabile per chi è in giro. A meno che le colonnine non vengano piazzate in luoghi di sosta, come per esempio nei parcheggi dei centri commerciali. 

Si può comunque essere ottimisti per il futuro dell’ambiente, pur senza lasciarsi andare a facili entusiasmi: come è stato reso noto da Autronica, officina e meccanico Tavagnacco, nel nostro Paese è in netta crescita il numero di auto alimentate con carburanti alternativi (intendendo con “alternativi” tutti i carburanti che non derivano dal petrolio, come la benzina o il gasolio). Il fatto è che le auto ecologiche non sono tutte uguali: un conto è viaggiare a bordo di una macchina a gpl e un conto è usare un veicolo elettrico. Senza dimenticare l’alimentazione a idrogeno, che – però – per il momento appare in netto ritardo e non ancora pienamente efficiente.

La Alternative Fuels Conferences & World Fair, manifestazione che ha radunato aziende del ramo dei carburanti alternativi con la partecipazione dei più importanti produttori di auto, ha permesso di conoscere dati piuttosto incoraggianti in materia. Certo è che è arrivato il momento di darsi una mossa, non solo a livello italiano ma a livello mondiale: sia perché prima o poi le riserve di petrolio si esauriranno, sia perché l’elettrico sembra davvero il futuro delle auto. Un futuro che è già presente per un numero di automobilisti ancora troppo basso, a dispetto degli incentivi e delle agevolazioni che hanno visto la luce grazie alle iniziative statali. Lo sviluppo di carburanti alternativi è la sola via che si possa percorrere.